"alla ricerca delle cascate dimenticate, capitolo secondo". Dopo aver, due settimane fa, ravanato come disperati nella neve per raggiungere Punta Fionira -o chi per essa!- tentativo n. 2 di trovare qualcosa di disperso. D'altra parte, mica son cascate solo quelle di cogne, val varaita e val paghera....esiste un mondo, e quello che ho capito andando in giro per ghiaccio, è che adoro il lato un pò esplorativo della cosa...ma possibile che ci siano sempre i soliti posti e null'altro? Viaggiare...sempre e comunque. Vedere posti nuovi. Sempre che non si voglia andare a fare una qualche cascata solo per poter dire "l'ho fatta", anche a costo di salire una scalinata, o fare un'ora di coda perchè quel weekend tutti han deciso che volevano fare quella perchè qualcuno ha scritto sul web che è in condizioni! Esisteranno mica solo touborg e la bonvin?! Scalare è avventura....che poi sia bello andare in posti dove si è certi delle condizioni, dove già si sa tutto, ma a fare bellissime cascate, può avere un suo senso....ma c'è anche altro, c'è perdersi un pò, c'è rischiare il bidone, c'è godersi l'ambiente magico della montagna in veste invernale nella solitudine e nel silenzio....e ci devono essere tante perle in giro da riscoprire!

...ecco, magari non questa... ;-) o meglio, non in queste condizioni...ma fa parte del gioco, in fondo. Giocare un pò con la neve e poi arrivare sotto questo bel salto, e vederlo bucato, crepato e in piedi per miracolo....beh, non è certo una sensazione particolarmente piacevole....ma una buona occasione di sicuro per ricordare un pò com'è bello sentir stridere i ramponi sulla roccia e centellinare i 4 friends buttati nello zaino “così, non si sa mai” per aver ragione di quella quindicina di metri di misto da far drizzare i capelli (e, perchè no, stringere le chiappe!!). Esperienze mistiche a parte, raggiungiamo un altro salto di ghiaccio, poi, nella nebbia saliamo ancora un pò e poi giù, per oggi può bastare....fine delle ostilità!!! ;-)
Data: aprile 2013

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