Manuale del perfetto ghiacciatore, pag. 12: "Capitolo 4. Posizionamento delle viti". Ga non è ancora giunto al quarto metro del primo tiro, che già deve prendersi le trippe da Rob, venuto sin qui dalla svizzera insieme a lore solo per triturargli i maroni. Tra l'altro a ga, l'antimanuale per eccellenza...un pò come a voler disquisire di politica con scilipoti. Ma dico io, in svizzera non c'hanno nient'altro da fare?! Di sicuro il buon rob, informatico milanese con ottima propensione alla teoria, deve aver perso alcuni capitoli, tipo "far su le corde a modo", "piazzare le soste magari non esattamente al millimetro sotto la verticale di dove si pensa di salire il tiro dopo", "far belle fotografie in ambiente montano", “evitare di picchiare come un dannato e lasciare un pò di cascata anche ai compagni di cordata”. Peccato, pur non avendoli letti di persona, penso fossero capitoli interessanti!!! Lore osserva divertito, e nel mentre sfoglia anche lui il manuale a mò di breviario, e mentre ga fa sicura al baldo informatico milanese, si intrattiene a lungo sul capitolo “trovare eterno”. Dopo averlo studiato a lungo e con attenzione, è il momento buono per vedere se ha capito qualcosa. E sul suo bel sessantone ha modo di applicare -alla lettera, per giunta!- le indicazioni del sacro testo. Decidiamo poi che calandoci direttamente in doppia come l'altra cordata che nel frattempo ci ha raggiunto, rischieremmo di arrivare a un orario civile alla macchina, così facciamo anche l'ultimo tiro che porta al bel pendio sovrastante...e andiamo a cercare la comoda doppia e il -per niente ripido.......- canale che si riporterà a due doppie da terra. Purtroppo neanche così facciamo notte, e ci tocca goderci il bellissimo tramonto su gran paradiso e grivola....ahhh, che postaccio! ;-)
Data: febbraio 2013

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Valsavaranche (Couloir des Folies)