"La maggior parte dei sogni muoiono di una morte lenta. Sono concepiti in un momento di passione, con la prospettiva di possibilità infinite, ma spesso languono e non sono perseguiti con la stessa intensità di quando hanno visto la luce. Lentamente, sottilmente, un sogno diventa sfuggente ed effimero. Le persone che hanno perso i loro sogni diventano pessimiste e ciniche. Si sentono come se il tempo e la devozione spesi per inseguire i loro sogni fossero sprecati. Le cicatrici emotive durano per sempre." (Dean Karnazes)

“...ma non c'è niente....che sia per sempre...” (Afterhours)

...e credo sia proprio così. Credo che a non veder mai realizzati i propri sogni, ci si senta frustrati, si diventi 'pessimisti e cinici'. Si comincia a pensare che tanto non si riusciranno mai a realizzare, che tanto tutto andrà sempre male, che è inutile credere e inseguire un sogno perchè è solo tempo perso, tanto non si potrà mai realizzare. Ho imparato a credere nei sogni tanto tempo fa, e sono riuscito a realizzarne se non tutti -per fortuna!- tanti, davvero tanti. Ho imparato anche a vivere un sogno condividendolo, e l'ho fatto tante volte, spesso con lorenzo, a volte con ettore....e abbiamo imparato a sognare “insieme”. Ho imparato che se credi fino in fondo in quello che sogni, prima o dopo puoi raggiungerlo. E ho anche imparato, nel tempo, che è bellissimo vedere qualcun altro realizzare il suo sogno, anzi, credo che per certi versi, 'aiutare' qualcuno a realizzare il suo, regali emozioni quasi più grandi che raggiungere il proprio.
...e così, son venuto fin qui, su Cima Grande, a vedere cosa si prova a realizzare il sogno di qualcun altro, di qualcuno che, forse, aveva proprio cominciato a pensare che sognare fosse solo tempo perso. Quando ho conosciuto elena, un paio di mesi fa, ricordo che quel giorno mi aveva detto, un pò dal nulla -non ricordo neanche di cosa stessimo parlando in quel momento- “...sì, perchè il mio sogno vero è salire su Cima Grande, anche solo per la normale. Ma non so se riuscirò mai! Figurati, mi piacerebbe un sacco lo spigolo Dibona, ma vabbè, quello è un pò troppo, non oso pensare a tanto! Certo però, che sarebbe bello un giorno riuscire a salire lassù....è il mio sogno, anche se non credo riuscirò mai a realizzarlo!”. Ma -qualcuno potrebbe puntualizzare- evidentemente non sapeva con chi aveva a che fare! ;-)

Un paio di mesi dopo o poco più, siamo qui in un campeggio in val di fassa, dopo una giornata “un pò difficile”, a disquisire sul dove andare i due giorni successivi. La prima via per ele in dolomiti era stata un pò 'traumatica', d'altra parte si sa, qui non c'è nulla di regalato, il vuoto è quasi sempre una costante da queste parti, e passare dalle vie a spit di arco, a una qualunque via “qui”....è un salto che non è così facile compiere a cuor leggero...;-) La butto lì, per sdrammatizzare un pò la giornata difficile “...allora domani si va verso cortina?!” - “Boh, come vuoi....io non sono mai stata qui, manco so dov'è, cortina! La conosco solo di nome! Comunque va bene, mi fido...ma cosa vuoi andare a fare, cosa c'è da quelle parti di interessante?” - “...c'è un sogno!” - “...?!?” - “...ho deciso: andiamo a fare la Comici a Cima Grande!”. Ricorderò sempre gli enormi occhi di ele a quell'affermazione, un misto tra “mi sta prendendo per il culo!” e “...mi auguro vivamente tu stia scherzando!!!!”. E altrettanto mi ricorderò quelli quando ha capito che non stavo esattamente scherzando.... ;-)

...sono le cinque, siamo sull'enorme cengia circolare dove inizia la discesa. Ora siamo slegati, siamo tranquilli, siamo usciti da quell'incredibile muro che è la nord di cima grande. Ora si può quasi prendere il fiato, è stato un fantastico e lungo viaggio lungo la storia, ora che siamo sul versante sud e da qui si scende e basta, la tensione può un attimo scendere...niente più muri strapiombanti o diedri verticali, niente più vuoto, niente più ghiaioni poche centinaia di metri sotto i piedi, niente più placche, niente più friends, niente più scarpette. Il più (non) è fatto, ora bisogna 'solo' scendere. Ma non c'è più il vuoto sotto che sembra volerti attirare a sè. C'è una cengia -enorme-, c'è il primo anello di calata, ci sono due barrette di mars, ci sono le due corde slegate, c'è la Piccola che svetta maestosa davanti a noi, e ci siamo solo noi due, quassù. E ora, che ci si può un attimo rilassare, c'è anche qualche lacrima.....essì, ele....è proprio questo, realizzare un sogno! :-)
Data: luglio 2013

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Cima Grande di Lavaredo (Comici-Dimai)