"...ma in realtà non mi lasci mai scegliere a me!" - "ok, dai, hai ragione. Ti do quattro possibilità, tu decidi tra queste....e andiamo lì!" - "ok, dammi qua!! ...allora...questa ha l'avvicinamento troppo lungo...questa è troppo dura...questa ha un traverso che mi ansia, questa è a chiodi marci...beh, questa invece ha venti minuti di avvicinamento, a spit, 6a+ obbligatorio, sud....andiamo qui!" - "...ma...sicura sicura sicura?" - "....ecco, vedi?!?" - "ahhhh, beh: allora....ok!!!".

E già ga sorrideva....d'altra parte, sapeva benissimo a cosa sarebbe andato incontro, ma soprattutto, cosa bellissima, era lei a non rendersene assolutamente conto... ;-)
Ore 9, ele alza lo sguardo verso la parete, e non emette suoni. Ma l'orgoglio ha la meglio, e così, piuttosto che rimangiarsi quanto detto prima, è irremovibile: si va! ....e dire che sta parete, e il muro dove passava questa via -seppure a spit- metteva inquietudine persino a ga! Nel frattempo ci raggiungono al parcheggio due ragazzi, i quali ci strappano un sorriso all'affermazione “mah, sì, volevamo andare in francia, ma ci siamo svegliati tardi e l'avvicinamento breve di sto posto era una tentazione unica...”. Aspetta ancora una mezzoretta ele, poi capirai cosa vuol dire camminare un'oretta in meno... ;-)
Insomma giungiamo all'attacco e cominciamo a chiederci come faccia una via che passa su di qua ad essere su difficoltà tutto sommato 'modeste'...lo capiamo poi poco più tardi, quando ci troviamo di fronte a uno strapiombo di 6a.......ah, ecco. Questo è il 6a di sto posto: ora è tutto più chiaro! :-) In realtà, le prese ci son sempre (o quasi), il tutto sta a tenerle per 16 tiri consecutivi...con un intermezzo di un paio di chiodi al terzo tiro, e poi un tiro vagamente strapiombante rispolverando un pò di staffate su cordini come ai bei tempi. Ele, alla sua prima esperienza del genere, regala emozioni ai due ragazzi dietro di noi, i quali nel frattempo decidono che ne hanno abbastanza e che è il momento di salutarsi: loro andranno in giù, noi andremo in su! Però ele aggrovigliata tra i cordini è uno spettacolo imperdibile...come anche le sue frasi, talvolta, del genere “...e l'ho scelta io, capito?! ...l'ho scelta io!!!!”. La tentazione di scendere è forte (per lei!), ma calarsi su una via che ha scelto lei....nahhhh! Così, tiro dopo tiro si arriva sul grigione finale, dove l'esposizione e la qualità della roccia -mi si conceda il paragone ardito!- non sfigurano granchè rispetto al confronto di wendeniane visioni. Ele nel frattempo è alla frutta, fa dei lanci urlando come ondra sul 9a+, ma intanto, dopo aver cominciato a dire “non ne ho veramente più” alla fine dell'undicesimo tiro, al sedicesimo è ancora lì a prendere a pattoni la roccia che, a suo dire, non le regala manco una presa che sia una, e poco dopo -seppur con gli occhi fuori dalle orbite- giunge in sosta integra e ancora in grado di scendere per le otto vertiginose doppie che ci riportano agli zaini e in breve (...) alla macchina. Che grinta!!! :-)

PS: ...a noi la via è piaciuta! La roccia non sarà sempre super, ma spesso è buona, in alto è perfetta, e con un pò di attenzione, non abbiamo fatto cadere niente in tutta la via. L'arrampicata è divertente, molto (molto!) fisica, gradi a volte onesti altre meno (...per dire: L7, 6a+? Boh!) ma lo stile è di quelli che non perdona, così come anche la chiodatura: saranno anche ronchie tra uno spit e l'altro, ma....meglio non indugiare troppo, onde evitare spiacevoli sorprese e balte di un certo livello... ;-)
Data: luglio 2013

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Barricate (Reve d'Oc)