...ancora perplessi dal fatto che sarebbe stato più comodo e veloce raggiungere il traghetto direttamente a piedi da casa di ga piuttosto che con la gap-mobile (1 minuto e trenta contro 2 minuti!), ga ed ele sbarcano in terra corsa e senza neanche aver capito che lingua parlano i locali, finiscono dritti dritti a Corte e poi nella valle di restonica. D'altra parte, quale idea più geniale dell'essersi fatti prestare ben due guide da un amico, e fare una via di cui l'unica relazione -se così vogliamo definirla- in nostro possesso recita pressappoco così: “parcheggiare dopo il ponte, tornare indietro 300 metri, individuare la cima, attraversare il torrente e tirare dritto verso la parete”. Beh, certo, impossibile non trovarla (salvo su una dentellata cresta lunga un chilometro riconoscere la cima giusta senza manco una foto). Infatti dopo due ore a ravanare senza aver neanche capito se è la parete ad essere sbagliata, oppure la valle, oppure ancora la nazione, giungiamo a più miti consigli e puntiamo verso una via poco distante che non avrà certo il merito di essere un capolavoro, ma ha l'incontestabile pregio di essere relazionata su una guida. Banalità, direte voi; viva e vibrante soddisfazione, direi io! :-) ...insomma che la nostra mini-vacanza corsa non poteva cominciare meglio: roccia molto bella, sole caldo, giornata spaziale, valle bellissima. E via che non si può certo annoverare tra “les 100 plus belles courses de Corse”, ma sicuramente molto carina e divertente...e ideale per cominciare a girare un posto nuovo! :-)
Data: ottobre 2013

40 immagini

Cima San Gavino (Queue dalle)