"Andre, che dici, apriamo la stagione sgranchendoci un pò le gambe con una bella ravanata d'altri tempi?!" - "...belin, ga! l'idea non è male...è che conoscendoti....prima di risponderti, chiariscimi un pò meglio il tuo concetto di ravanata...." - "No, beh, c'è una cresta che ho visto un pò di tempo che mi incuriosiva....oh, non sarà una bella scalata e dev'essere pure una cosa facile, però dev'essere lunghetta, sarà sui 4-500 metri....boh, così, per curiosare un pò!" - "ah....penso di aver capito cosa intendi. Porto jumar e macete?!".

...e forse fu per gioco, o forse per amore (!?!?!), ci ritrovammo così, in un soleggiato quanto ventosissimo giorno di aprile, alle 19.40 nei pressi di un albero in mezzo a un bosco, a cercare di capire quanto ci avesse visto lungo ga "...oh, ma non hai detto che sarebbero stati 4-500 metri?! Io con la matematica non ci azzecco, ma facendo due conti...a me viene 1200!!!" - "ehm......." - "...e poi mi avevi anche detto che secondo te era sul quarto, quarto più....come mi giustifichi quella decina di tiri sopra il quinto, a volte in maniera quasi smisurata?!?" - "ehm...............". E fu così che nelle precedenti 10 ore e trenta successe di tutto: un incubo in formato pietra. Via, pietra: quando c'era. Diciamo un incubo in formato rovo, che forse rende un pò più l'idea! Battaglia vera, tiro per tiro. A distanza di decenni, la lotta con l'alpe grazie ai nostri due aveva avuto una nuova vita: sul facile era lotta con i rovi, sul difficile era lotta con la gravità, insomma....la scelta era ardua! ;-) E fu così che l'impari lotta si concluse poi solo dopo qualche giorno, sul terrazzo di ga. Non bastarono più di dieci ore a ravanare, e un paio d'ore tra salita e discesa, a terminare la lotta con l'alpe. Ci vollero un paio di forbicine -e tanta tanta pazienza- una decina di giorni dopo, per rimuovere l'ultima (....?) delle quattrocentoventinovemila spine infilatesi in ogni dove....alla faccia della ravanata!!! ;-)


Relazione PDF



Data: aprile 2013

56 immagini