"...chi è causa del suo lasco, pianga se stesso...".

Su questo rifletteva ector pensando ai due sciamanati che aveva di fronte. E una premessa del genere, al parcheggio di un'enorme diga alle 7 del mattino, non poteva che rappresentare qualcosa di più di una premessa, e trasformarsi in presagio. "Ma servono i friends su sta via?!", qualcuno domandava durante la preparazione del materiale. "...su camptocamp mi pare che dicano che sono inutili!". Ma d'altra parte, in nessuna lingua del mondo "mi pare" significa "ho la certezza che sia così", nè in bergamasco, nè in ligure, nè in svizzero, nè in torinese. Al secondo tiro, su un simpatico breve ma intenso runout, i dubbi che quel mi pare potesse essere tranquillamente convertito in un "forse c'era scritto" non erano così remoti. Ector non si pone il dubbio e passeggia, ga se lo pone eccome continua a fissare una buona fessura da camalot rosso e più che passeggiare sembra intento a sedersi su una panchina, ma trovandola ricolma di guano decide di smetterla di fissare una dozzina di centimetri quadri e si decide a salire, siamo circa al sessantesimo metro su trecentosettanta, è ora di cominciare a mettersi a scalare, o comunque a progredire verso l'alto limitando i danni. Ele e Rob, intanto, si trovano bene e cominciano a far salotto, a un certo punto ga si aspetta di vederli arrivare in sosta con i bigodini in testa ma, complici forse i caschi, dei bigodini nessuna traccia. Dopo un cinquantone di roccia rossa passando da una fessura all'altra senza il minimo ritegno, altri diedri attendono i battistrada lore ed ector...i quali si divertono come bambini su qualunque tiro, tranne ovviamente sul 5c+...la maledizione del “più” colpisce ancora. Giunti finalmente alla sosta sotto lo splendido muro finale, il duo ele-rob prova a modificare il navigatore gps indicandogli il percorso per la cima senza pedaggi, ma senza risultati: l'unica strada possibile è quella a pagamento, e infatti la pagheranno... ;-) Rob nel frattempo pesca nel cilindro un paio di friend e li porge a ga per l'ultimo tiro duro, evitandogli così l'esame di bungee jumping tra uno spit e l'altro. Giunti in cima dopo praticamente tutto il giorno senza granchè di sole, abbiamo giusto il tempo di ustionarci in cima prima di guardare l'ora e decidere che è decisamente tempo di ri-infilarsi nella ghiacciaia e tornare a casuccia....bella via, posto magnifico, ma soprattutto...splendida compagnia oggi! :-)


Un piccolo video di ele! :-)


Data: giugno 2014

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Pointe Vouilloz (Squatteurs de Lune)