Niente da dire: un capolavoro! Dura, veramente dura, ma stupenda. Pensare a una linea così, senza spit, fa davvero impressione: grandiosa! Un tiro più bello dell'altro, e tanto, tanto VII+ (...per gli ottimisti: per tutti gli altri, se qualcuno è in grado di dimostrare che L5 è 6b+ io appendo le scarpette al chiodo!). Attacchiamo la via alle 8, ne usciremo una decina d'ore dopo. Devastati. Felici. Soddisfatti! ...ma andiamo con ordine. Preliminari del primo campionato italiano “del trovar lungo”; alla partenza si presentano Ga, Lore, Ettore e un altro simpatico Lorenzo, rappresentante del team “Sempre Carichi!“. Il sorteggio vuole che il team GAP affronti Cavallo Pazzo, e agli altri due viene assegnata la Oppio-Dell'Era. Prime polemiche scoppiano già all'attacco, ma l'arbitro decide di non intervenire nella disputa e aspetta che gli animi si plachino. Attacca Ga, su per un bel rumego di VI- che dà la sveglia. Ettore segue a ruota e si porta a sinistra alla sosta della Oppio passando un rinvio sulla nostra sosta; chiesto l'intervento del direttore di gara, il quale però provvede solo a un richiamo verbale nei confronti del bergamasco. Da lì in poi, la sfida proseguirà a distanza. Lore si prende un assaggio di impegno della via già al secondo tiro: passa bene sul duro, poi, convinto che non ci sia speranza, tenta di proseguire dritto invece che usare la comoda lama sei-sette centimetri a destra: un resting e tante parolacce. Ga tenta invece il gran numero: neanche il tempo di passare il primo chiodo del terzo tiro, che già si ritrova di nuovo in sosta. Ma è solo una falsa partenza, venti minuti dopo è già a far sicura a lore, che si trova a suo agio sul muretto di VII, ma quando si ritrova sul VII- non sa da che parte girarsi. Niente in confronto a quel che combina ga in L5: un tiro da fantascienza. Darlo VII+ è completa mancanza di buonsenso: già andar via dalla sosta è di più, e poi vengono 30 metri da brivido, di un'intensità incredibile: ga non tira chiodi, ma in quanto a resting non lesina...e già così arriva in sosta con i neuroni avvinghiati ai cordini, complice anche un discreto runout per sbarcare in sosta, che gli consegnerà tra l'altro il premio della critica. Lore arriva in sosta allucinato e gridando allo scandalo, più per distrarsi da ciò che lo aspetta che altro...uno “spigolo a placche” (?!) con un “singolo iniziale difficile, poi più facile”. Lore si ritrova con la descrizione sino alla prima parte, poi la successione di “singoli difficili” diventa eterna, in compenso, a tre metri dalla sosta, si ritrova con quel “poi più facile”. Nei 27 metri precedenti, rimane il dubbio del significato del termine “singolo”. Finalmente un pò di relax per ga, quinto grado e si raggiungono i due bergamaschi sulla cengia: anche loro si stanno divertendo, pare! Poche decine di metri su roccia splendida per lore, ed eccoci sotto il tiro chiave: chi dice VII+, chi VIII e VII+/A1 obbligatorio, ma insomma, ga adotta la teoria di uno forte (“andavamo a scalare non per fare grado, ma per fare stile”) e lasciando perdere grado massimo e obbligatorio, si dedica allo stile, passa in libera e si toglie il pensiero! (...e una piccola soddisfazione!) D'altronde, la parete ha cambiato verso: prima muri tecnici ma anche strapiombanti, qui invece prevale la tecnica, e il team GAP torna finalmente a sorridere. Cosa che farà anche nei tiri successivi, che vanno via veloci e la cima si avvicina a grandi passi! Tocca a ga raggiungerla per primo alzando le braccia al cielo. L'abbraccio con lore in cima è di quelli da grandi prestazioni! Poco dopo arriva anche ettore, e infine anche lorenzo: tutti insieme sul Sasso Cavallo a festeggiare la bellissima giornata!
Data: maggio 2010

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Sasso Cavallo (via Cavallo Pazzo)