Salendo in val varaita, due mesi fa, fulvio mi indica quel canalino così estetico incastrato tra le bellissime pareti del brichet e del bric camoscere (che aspettava ancora una prima salita, ma ora mi è molto più chiaro il perchè...), e mi dice "...anche lì, un giorno...lo guardo da vent'anni, ma un pò per quel salto di roccia, un pò perchè non ho ancora trovato un pirla...". Detto fatto...il salto di roccia c'è ancora, il pirla l'ha trovato. Lo stesso che scrive sul sito la tabella di conversione degli avvicinamenti di fulvio, e poi crede al suo "2h30' e siamo all'attacco...". Dopo 3h40' di boschi, erba, neve, siamo alla base. Quel salto di roccia, visto da qui, è bello alto, sarà una sessantina di metri, e non sembra nemmeno così banale. Ma fortunatamente (...) gli zaini sono pieni di ogni diavoleria possibile (n° 4 camalot compreso!), e via nella bella rigola fino a giungere sotto al salto, fradicio ma che non sembra nemmeno poi così duro: “Difficoltà dal IV+ al VI“, scriveremo poi sulla relazione. Complimenti per l'occhio! L'inizio delle ostilità lo dà fulvio, che dopo un metro e mezzo tribola già, dopo quattro già soffia e ansima come un mantice, e dopo sette comincia a dire il rosario. Al diciassettesimo metro, dopo un ennesimo strapiombino con uscita su ghiaia e punte dei ramponi su muschio, tenta di venire via insieme a un enorme blocco appoggiato, che però decide di restare lì, così a me va l'onore di farlo crollare a valle provando a poggiarci il rampone alla partenza del tiro successivo. Sosta in una nicchia grondante d'acqua che lo infradicerà persino nelle mutande e gli renderà la giornata un inferno. Il tiro successivo parte con un boulder (che già non so fare con scarpette e manine, figuriamoci con picche e ramponi!), e non si sa bene per quale motivo ne esco incolume, poi proseguo cercando (e non sempre riuscendo) di trovare meno lungo possibile. E qui non si possono tirare i chiodi, mannaggia! L'uscita dall'ultimo tiro è incredibile, si passa sotto (!) l'enorme blocco incastrato in un breve canale ghiacciato, e si sbuca in uno stretto budello di roccia e neve da salire in opposizione (!). Poi un centinaio di metri di canale facile, sotto un debole nevischio tendente a moderato, e giungiamo interi al colle. Salita impegnativa e in un ambiente davvero spettacolare....dodici ore non-stop!
Relazione su Vallevaraita.eu
Data: maggio 2009
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