“Si annuncia un secondo diedro. È bianco, un mutamento di colore senza alcun rapporto con una qualsivoglia evoluzione nella qualità della roccia, se non verso il peggio. I nostri acrobati si danno alla pazza gioia. Le pietre fatte cadere finora sarebbero bastate a costruire un rifugio, ma alla fine del diedro si potrà pensare a un grattacielo.” (Georges Livanos, "Al di là della verticale")

...e così, “via del grattacielo” fu. E dire che la guida recitava, riguardo ai pochi itinerari esistenti: “il tempo medio di salita della parete è di 3-4 ore.“, ma soprattutto questa frase, “la roccia è abbastanza compatta, ma senza eccessi“. GENIALE!!!! L'aveva detto, il buon lore, che lì la roccia non era pessima....l'aveva detto, il buon ga, che se su una parete larga un chilometro con avvicinamento venti minuti c'erano solo 5 vie, un motivo ci doveva essere... ;-) Visita a losanna a trovare lo svizzero, atto primo. Vorrete mica che il team Gap non lasci la sua firma anche in svizzere terrae?! Ed eccoci qui, dopo l'eterno viaggio di andata, ga si ritrova dritto dritto su un enorme materasso in un'elvetica cucina. Al mattino la sveglia è da signori, alle 7 e mezza in piedi e alle 8 appuntamente con Rob, un sedicente informatico milanese trapiantato a losanna per amore della terra svizzera e della sua cultura. Ovviamente il team Gap è in ritardo, “ma tanto sono solo 150-200 metri!”. Il viaggio in macchina andrà di conseguenza, i preparativi pure, insomma, verso l'ora di pranzo arriviamo alla base della parete, con due linee in testa -ma avendole viste solo su una foto in google immagini, figurarsi se un gapper che si rispetti va a fare una ricognizione!- e nel cuore un'emozione. Arrivati sotto al primo pilastro, scartato in foto perchè all'apparenza troppo duro e senza una linea di debolezza....e insomma, è inutile che vi dica com'è andata a finire... ;-) Rob osserva il team Gap in azione e comincia a capire con che personaggi è in giro, ma non capisce con precisione finchè ga, a spasso per il primo tiro, non comincia a tirar giù pietre ed alcune imprecazioni tipicamente italiche...che fanno sentire rob a casa, e ga su una parete che comincia a far pregustare le caratteristiche della sua roccia così compatta....“ma senza eccessi“. Per fortuna il secondo tiro scioglie ogni riserva e dubbio in merito...cominciano a volare elettrodomestici e sanitari di ogni tipo: frighi, lavandini, minipimer, lampadari, stendibiancheria, tavoli, sedie dell'ottocento, un puff ikea da 8,99 euro, stampanti ad aghi, una laser a colori, i toner aggiuntivi, statuette dei sette nani da giardino, copie del Quarto Stato di Pizzarro, e quant'altro. In compenso quando arriva in sosta, per giunta in libera ma devastato come fosse appena uscito da una tromba d'aria, tira un barrito da attirare l'attenzione dell'anfiteatro. Rob, intimorito da cotanta artiglieria in aria, intona il “ga pensiero” e comincia a sua volta a tirare giù diversi attrezzi che ga aveva preferito lasciare al loro posto, intere collezioni di topolino dal n° 1 al n° 2000, un pentium2 350, diversi scanner, una multifunzione epson, una roncola, un poster grandezza naturale della colombari, un quadro di rembrandt, un tritacarne elettrico, un caricabatterie per nokia, macchine da scrivere, diversi forni a microonde, rasoi elettrici, comodini roccocò, sedili di vecchie fiat 500. In ultimo dedica un quarto d'ora (!) a togliere tutti gli appoggi mobili e le prese instabili sull'uscita del tiro; impiegherà poi un altro quarto d'ora a riuscire a fare il passo senza manco più un appoggio. Lore, rimasto stabilmente sotto il provvidenziale tetto a osservar la pioggia di antichi oggetti, può finalmente partire, e passeggiando (....) lungo il tiro, non capisce perchè i due soci si lamentino così tanto della roccia....in fondo di roba appoggiata non ce n'è così tanta! Smette di far lo scemo poco dopo, quando è il suo turno di lavoro; mette i cartelli tipo autostrada salerno-reggio calabria, e comincia a mettere in sicurezza la carreggiata. Ma al tiro dopo finalmente la roccia torna a essere “compatta ma senza eccessi”, così su una placca (...) di 7 metri, riesce nel record di piazzare 4 protezioni; un chiodo mezzo fuori, un altro messo senza neanche martellare (...), l'ultimo su un su blocco, e infine un micronut....e vabbè. Che stiamo a fare gli schizzinosi?! Nel frattempo sono quasi le sei, sta venendo buio, e dopo un tentativo su una direttissima, lore torna indietro e fa a ga “è tardi, per mettere un'altra protezione la roccia qui è buona ma bisogna arrivare a quella fessura orizzontale la....ga, tu sei più bravo su ste cose, vai tu che bisogna spicciarsi?!”. Vi devo raccontare le scene di quando, con il friend tre metri sotto i piedi e la terra a sei (...), ga scopre che lo ha visto una fessura che in realtà non c'è, e con ampie manovre e in equilibrio instabile riesce a farsi mandar su il cliff (!), e fare la seconda (!) calata della sua vita da quel simpatico (!) oggetto.....? Eh no, dai....è troppo tardi! bisogna uscire, sta venendo notte! Si infila lore su per un enorme camino, ravana, poi tutto tace, poi ravana di nuovo, un “molla tutto” che si sente come se urlato da un'altra montagna, una frontale su per il camino, erba ripida, boh, è talmente buio che non si capisce più nulla, ma ad un tratto....toh, un altipiano!! :-) PS: ...e rob, direte voi?! “.....FIGATA!!!!!!”. Mah......... ;-)


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Data: ottobre 2012

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