Ore 5: sveglia.
Ore 11: arrivo al parcheggio.
Nel mezzo gli inutili tentativi di Lore per dissuadere Ga a scalare: è piovuto tutta la settimana e le placche del Monte Garzo non possono essere di certo asciutte…
E nonostante le colate scure sulle placche basali si vedano chiaramente anche dal parcheggio si parte lo stesso. (“Ga, un giorno dobbiamo regolare i nostri concetti di bagnato, eh?”)
Tra una pozzanghera e vari 5a “che così duri nemmeno a Cornei”, superiamo i 100m di placche iniziali.
A queste fa seguito una cengia sulla quale fanno bella mostra di sé parecchie chiazze nevose, e un pò di verglas giusto per non farti mancare niente. Poi, finalmente il muro verticale della parte alta per il quale fa capolino persino un caldo sole.
Saliamo tiri di 6b e 6b+ a ripetizione e in libera (anche Lore!) e chiudiamo questi 500m di arrampicata proprio quando il sole è appena sceso sotto l’orizzonte, tanto che prima del crepuscolo raggiungiamo l’auto!
Davvero una giornata di grazia...degnamente conclusa un’ottima pizza pancetta e uova!
Data: gennaio 2009
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