Unica, incredibile, straordinaria. E' più di quello che ci aspettavamo, è veramente un viaggio...ogni metro senti di fare un passo nella storia, e ogni cinque è obbligatorio fermarsi e pensare a quell'uomo straordinario che nel 1935 ha lasciato qui un segno indelebile nella storia dell'alpinismo. Noi viviamo questo viaggio, al solito, a modo nostro, con i seguenti special guests: 1. l'enorme masso su cui scivolo per una ventina di metri sul ghiaione nemmeno arrivato all'attacco 2. il masso lasciato cadere dal tipo sopra di noi che finisce proprio lì dove ero io 30 secondi prima 3. il tipo che prima corre (verso l'alto) sul quinto grado, poi corre (...verso il basso!) per una trentina di metri e rimane incolume 4. il tipo che assicurava quello di cui al punto 3, che alla mia vista mi chiede "puoi tu aiutare me a calare in fondo alla parete?" 5. I chiodi e il martello del tipo appena citato, il quale prontamente mi chiede "io avere una domanda per te: tu avere già usato martello, tu sapere piantare chiodi? io avere tutto il materiale, ma non sapere come usare!" (mi astengo da commenti personali) 6. La variante...della variante alla cassin! 7. Gli "amici" bergamaschi (quelli della marmolada!), Christian ed Ettore. Impareggiabili, l'unico vero motivo per cui abbiamo salito questa via. Un pò scossi, agitati, demoralizzati, persi e molto più convinti a scendere che a salire, ci hanno aspettato, fatto sorridere un pò, dato qualche consiglio, preso per il culo, "controllato", lasciate le loro soste attrezzate....insomma, un ringraziamento speciale perchè questa via l'abbiamo salita noi, ma non da soli, e quasi sicuramente da soli non avremmo ritrovato lo spirito necessario per salire fin lassù... Tutto bello, anche l'arrivo al punto "camminabile" della cengia con l'ultimissima luce del tramonto, e poi la lunga corsa in discesa dalla normale (che di "normale" ha ben poco!) a notte fonda alla luce delle frontali, l'infinito ghiaione per tornare al rifugio, i panini dello squallido pub all'una e mezza, la notte in macchina, la mattinata in riva al lago e poi il primo, vero pranzo della vacanza, tutti insieme e addirittura al ristorante...che belle giornate!
Data: agosto 2009

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Cima Ovest di Lavaredo (via Cassin)