Domenica sera, ore 18.30. Un bergamasco e un savonese sono in cima alla tofana, un savonese-svizzero è a un terzo della discesa (a piedi....altro che jeep!) dal rifugio agostini, e un gommista bergamasco è in centro trento a far shopping e mangiare un panino in attesa della venuta a valle dell'uomo del monte. L'appuntamento risulterà essere al passo di Costalunga, e senza una valida spiegazione, gli ultimi ad arrivare sul posto, sono i due della tofana. Boh?! Tutto merito del navigatore del gommista, che inventa strade non segnate sulla mappa e li fa giungere a destinazione in men che non si dica. O forse, merito dell'ultimo grappino dopo la pizza, che appesantisce i primi due, e il ritmo blando sulla voiture di ga salendo il pordoi, perchè ettore è alla ricerca (oltre che di vomitare l'anima!), a mezzo portatile e chiavetta tim, di come belin si arrivi al rifugio roda di vael. Informazioni frammentarie ci dicono che dall'arrivo di un'ipotetica funivia ci sia 1h30'....il giorno dopo, sarà il ritmo di ettore e fabrizio, sarà la fretta di evitare un temporale dolomitico preannunciato, in 20' sbarchiamo al rifugio, e in altri 30' siamo all'attacco. Proviamo in tutti i modi a sbagliare, ma, ahimè, stavolta è proprio dura, e neanche lore, il primo a partire, riesce nell'intento. Arriviamo così nel (bellissimo!) diedro, ed è lore a saggiare il V+ vinatzer...poi è il turno di ga, che giunge in sosta maledicendo welzenbach e la sua minchia di scala, o forse vinatzer o forse ancora colui che ha fatto la relazione, che parla (a sproposito!) di un quinto grado. Fortuna che sul tiro dopo è lore a districarsi con un tratto evidentemente franato, sbuffando e giungendo in sosta snervato, ma passando in libera. Ettore nel frattempo sale tranquillo come fosse al mercato a savona un lunedì d'estate, e fabrizio (alla sua prima esperienza dolomitica!) lotta con il sesto dolomitico lamentandosi per i gradi troppo abbondanti (!). Il tiro successivo è un capolavoro, un diedro fessura davvero bello e divertente, dove la chiodatura gioca comunque un ruolo interessante! Poi si intravede l'uscita, e neanche tanto in lontananza, qualche piccola nuvoletta di passaggio....è tempo di correre giù, per evitare un temporale che, comunque, tarderà a presentarsi. Insomma, nata come “via di ripiego”, si è rivelata una scelta di classe....una bella sorpresa! Ma d'altronde, il mitico Gianbattista pare che difficilimente regalasse vie noiose!(NB per chi non ci avesse fatto caso: assolutamente da notare l'abbigliamento dello svizzero........)
Data: agosto 2010

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Cima Mugoni (Diedro Vinatzer)