Selvaggio Blu, Day 2 – ...ma il cielo è sempre più Blu!

Ancora increduli dell’essere giunti a Porto Quau senza nemmeno aver capito se eravamo nella regione giusta –fatto confermato solo dall’accento del pastore di cui al Day One- eccoci al risveglio per una tappa che, almeno questa!, non dovrebbe crearci troppi problemi, giungendo nella splendida Cala Goloritzè….un deja-vu per tre quarti del gruppo. E in effetti, quattro minuti dopo essere partiti, ga è già disperso nelle fresche frasche sarde, ma dopo una lotta corpo a corpo con enormi corbezzoli, ha la meglio e torna sulla retta via…scuoiato come un cinghiale, ma ancora in grado di intendere e di volere. Non riusciamo a perderci nemmeno nella discesa di un enorme bacu –cosa sulla quale avremmo potuto scommettere oro!- e poi, risalendo, le patetiche scene per riempire le nostre taniche ormai a metà, con un meraviglioso seppur pericolante canale di scolo poggiato su un albero che porta la poca acqua piovana che riesce a strappare all’arido terreno dentro una grossa tanica. Inutile descrivere il colore dell'acqua...lo lascio alla vostra fervida immaginazione. In compenso l’opera di potabilizzazione sembra andare a buon fine, nonostante il colorito un pò smorto….e noi sopravviveremo. Forse! ;-) Poco dopo, dopo averci regalato scorci stupendi su tutto ciò che sarà di noi nei prossimi giorni, la natura si vendica con noi ingrati e ci piazza davanti la ripidissima e durissima risalita –incredibile come 400 metri di dislivello possano essere così massacranti!- che ci toglie ogni energia, sembra sempre lì sta sommità, invece si sale, si sale, si sale per pietrarie e enormi distese rocciose lavorate dall’acqua e dai millenni….finchè non giungiamo laddove non c’è più da salire, dopo cinque o sei ore, sotto il sole e con gli zainoni –chi più, chi meno ;-) – a schiacciarci la schiena. Lo svacco è massimo, siamo contenti di essere qui, siamo nei tempi, vicini a un bellissimo ovile, il meteo è dalla nostra….e ormai da qui è solo discesa. Ahhhh, già già, bella bella la discesa su sto tipo di terreno e con sti zaini...!! Rischiamo di perderci proprio qui sul più bello, ma un attento sguardo alla carta (sì, vabbè, dai, si fa per dire) ci riporta sulla retta via, e dopo otto ore, finalmente su una mulattiera degna di tal nome, giochiamo a chi riconosce per primo l’Aguglia….ed eccoci qui, Porto Quau-Cala Goloritzè è in saccoccia, sono le due e mezza…è presto, e possiamo rilassarci (?!?) in vista delle prossime due tappe, la prima la più ostica e facile da disperdere, la seconda….beh, quinta e sesta tappa da unire, altrimenti altro che traghetto Olbia-Genova, martedì sera! :-) …ma prima di andare a nanna, c’è andre che aveva un sogno: salire sull’Aguglia –per lui la prima volta!- durante queste folli giornate….sono quasi le tre, ga ha visto la roccia e non capisce più niente, le scarpette –e solo quelle, e solo le sue!- nello zaino ci sono….e perché non dare una mano agli amici per realizzare un sogno? “Dai andre….presto che è tardi!!” ;-)
Data: novembre 2012

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Selvaggio Blu - Day 2