Sottotetto di Malga Rolle, ore 07.30, sveglia. Abbondante colazione a base di latte freschissimo, nutella (industrial version!), caffè, strudel...e salame e formaggio. Lore non si fa impressionare e mangia prima caffelatte&strudel, e dopo qualche minuto, salame&formaggio. Il top lo raggiunge uno dei tipi lì: mano dx salame, mano sx strudel, un morso a uno, un morso all'altro e giù un bicchiere di latte&nutella! ...ma non è l'unica cosa orribile della giornata: basta mettere il naso fuori dalla porta, per rendersi conto che anche la giornata non è da meno. Freddo cane, sole inesistente, pareti mediamente bagnate....ma la voglia di riscatto del Team GAP dopo la batosta morale di pochi giorni prima sul sass maor, ha la meglio, e in fondo Gio è in dolomiti, ci ospita....vorremo mica non portarlo a scalare da qualche parte! Così, mentre il povero Fabrizio torna a valle sconsolato (...a proposito: ma sta Angie, alla fine, te l'ha data oppure no?!?), ed ettore si dirige a san martino di castrozza a prendere un pò meno freddo, tre uomini imbacuccati si dirigono verso la parete più vicina del mondo: 35 secondi di macchina, 20 minuti di avvicinamento. Tognazza: già sentito, si parlava di una "via del gran diedro", ma chissà. Trovato il gran diedro, via dritti! Quale sarà la linea giusta? Boh! L'importante è giungere, in qualche modo, alla base di questo diedrone. Gio non scala da 3-4 decenni: ai primi tiri sembra reagire bene, poi il periodo di inattività comincia a farsi sentire, e a partire dal gran diedro i chiodi tirati cominciano a non stare più sulle dita delle mani! Ma in fondo, siamo qui per divertirci, no? Infatti prendiamo tanto di quel freddo da bloccarci la mascella e lasciarci un ghigno ebete sulla faccia. Le sportellate nelle gengive cominciano anche per i gappers a partire dal secondo tiro del diedro (7b, fate un pò voi, e in alto abbiamo preso pure una variante di manolo....). Obiettivo prioritario, come nell'alpinismo di una volta, diventa la vetta! ...raggiunta nonostante a fondovalle (non più di 2km in linea d'aria) stesse venendo giù il finimondo. Nel complesso via simpatica e carina, chiodatura un pò "particolare", ma alcuni tiri davvero belli. Esteticamente grandioso il diedro centrale, liscio e perfetto, molto yosemitiano! Stranissimo arrampicare in dolomiti su roccia praticamente granitica!
Data: agosto 2010

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Tognazza (via del Gran Diedro)